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Rito civile: tutto quello da sapere per sposarsi in comune

3 Luglio 2023

Al giorno d’oggi sposarsi in comune è una scelta che accomuna sempre più coppie di sposi e le motivazioni possono essere svariate. Nella maggior parte dei casi, coloro i quali scelgono il rito civile lo fanno per credi religiosi differenti o spinti dal desiderio di organizzare il matrimonio in una sola location.

Sono molte le coppie che, dopo essersi innamorate dell’Italia (magari durante una vacanza), decidono di convolare a nozze nel Bel Paese, organizzando una romantica fuga d’amore in compagnia di amici e parenti.

Il rito civile, infatti, non deve essere celebrato per forza nel comune di residenza, ecco perché è possibile sposarsi nel luogo che più ci ha incantato, sia in Italia che all’estero.

Sposarsi in comune: i documenti necessari

Se avete deciso di celebrare il matrimonio con rito civile, vi starete domandando quali documenti occorre presentare.

Quando ci si trova alle prese con l’organizzazione di un evento così importante, oltre alla scelta dell’abito, dei fiori, della torta e della location, i futuri sposi devono affrontare anche una serie di incombenze burocratiche. Per questo motivo, il consiglio è quello di pianificare le nozze in anticipo.

La procedura per il matrimonio civile comporta alcuni importanti passi da seguire. In primo luogo vi è la presentazione della richiesta di pubblicazione presso il comune di residenza di uno dei due coniugi.

Prima di procedere con la documentazione, occorre fare alcune precisazioni. Secondo il Codice Civile, in Italia, ci si può sposare solo se maggiorenni. Inoltre, i futuri sposi devono avere stato civile libero e devono essere in grado di intendere e di volere. Infine, non devono esistere vincoli di parentela.

Per quanto riguarda i documenti necessari, sono i seguenti:

  • carta d’identità e codice fiscale
  • certificato contestuale da richiedere all’Ufficio Anagrafe
  • una marca da bollo

Una volta effettuate le verifiche, le pubblicazioni verranno emesse dall’Ufficio di Stato Civile e saranno affisse per 8 giorni. Il matrimonio deve celebrarsi entro 6 mesi.

Come per il matrimonio con rito religioso, anche per le nozze in comune è richiesta la presenza di almeno un testimone per ogni coniuge.

Dove celebrare un matrimonio con rito civile

Il matrimonio con rito civile, valido legalmente, viene svolto nelle sale comunali o in una location appartenente al Comune. Che venga celebrato nella piccola stanza del Municipio o in una location preposta al rito, l’importante è che – per avere valore legale – deve essere definita “casa comunale”.

Tuttavia, qualora non ci fosse la possibilità di sposarsi in un’aula comunale, si può scegliere un giardino, una spiaggia, una terrazza con una vista mozzafiato, o qualunque altro luogo dove è possibile creare un’atmosfera magica.

Se sognate un matrimonio romantico sulla spiaggia, in Italia è legale e potete coronare il vostro sogno d’amore. Accertatevi prima che il comune nel quale avete deciso di sposarvi, abbia riconosciuto una spiaggia come casa comunale. In alternativa potete celebrare il rito in comune al mattino e sposarvi, nel pomeriggio, in maniera simbolica sulla spiaggia o dove desiderate.

Matrimonio con rito civile: farsi sposare da un amico o un parente

Un’altra domanda che i futuri sposi si pongono con frequenza, riguarda la possibilità di essere sposati da un amico o un famigliare, proprio come accade in molti film americani.

Generalmente il matrimonio civile viene celebrato dall’Ufficiale di Stato Civile che può essere il Sindaco, il vicesindaco, un consigliere comunale, un assessore, o un cittadino italiano che abbia i requisiti per l’elezione a consigliere.

Per cui, anche in Italia, il matrimonio in comune può essere celebrato da un amico o un parente, a patto che sia maggiorenne e in possesso dei diritti politici e civili. Tuttavia, secondo la legge, il celebrante non può essere un parente diretto fino al secondo grado, ovvero tutte quelle persone che discendono l’una dall’altra. Per farvi un esempio, i vostri figli e i vostri genitori non potranno sposarvi, nessun problema, invece, se scegliete un fratello o un cugino.

Sposarsi in comune: quanto costa

Parlando di spese, il costo per un matrimonio in comune dipende da diversi fattori. Come anticipato qualche riga sopra, la prima spesa da sostenere è la marca da bollo.

Oltre a questa, ogni comune prevede un tariffario che varia in base al giorno, al mese e quindi alla stagione, e alla location, e tiene presente di una eventuale trasferta dell’Ufficiale di Stato Civile.

Come per un matrimonio con rito religioso, poi, sarà necessario sostenere le spese per il ricevimento, gli abiti, le decorazioni, il fotografo e il videografo.

Alcune coppie pensano che sposarsi in comune sia un rito sbrigativo e fanno l’errore di tralasciare alcuni aspetti, come la presenza del videografo. Il matrimonio è un giorno che rimarrà per sempre impresso nella memoria e nel cuore di chi lo ha vissuto. Un evento carico di emozioni e gioia condivisa con le persone più care e merita di essere immortalato, per poter rivivere, a distanza di anni, quelle sensazioni che lo hanno reso così speciale.

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