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Ripartenza dei matrimoni e bonus sposi 2020

23 Giugno 2020

La ripartenza dei matrimoni è ormai iniziata, anche se il settore si sta riprendendo lentamente, a causa delle ferite economiche provocate dall’emergenza Coronavirus e dal lockdown. Molte giovani coppie possono tornare a sorridere, così come possono anche tornare ad organizzare il loro matrimonio. Oltre al permesso della celebrazione del rito sia religioso sia civile, ormai non sono più vietati nemmeno i festeggiamenti, purché siano svolti con le adeguate misure di sicurezza. Le regioni, in particolare la Puglia, ma anche lo Stato, intanto si stanno muovendo per garantire sovvenzionamenti agli sposi e anche bonus matrimonio.

Ripartenza dei matrimoni: la Puglia

La ripartenza dei matrimoni torna a far sperare le giovani coppie, ma anche i proprietari delle location, i wedding planner, i fotografi di matrimonio, i videografi e tutti i professionisti che lavorano nel settore. La crisi economica ha messo a dura prova queste categorie, anche se ormai la ripresa è certa. In particolare, la Puglia è stata una delle regioni più colpite, anche perché solo qui, all’anno vengono celebrati ben 19mila matrimoni. Proprio dal governatore Emiliano però, pur di far riprendere il settore, sembra essere partita un’interessante proposta: quella di garantire dei sovvenzionamenti per le giovani coppie in procinto di sposarsi. In questo modo, si cerca di invogliare i futuri sposi ad evitare di rimandare all’anno prossimo le nozze. Questo però non è tutto: la spinta verso la ripresa infatti è garantita anche dal cosiddetto “bonus sposi 2020”.

ripartenza dei matrimoni

Il bonus sposi 2020

Anche l’INPS garantisce aiuti economici per le coppie che hanno deciso di convogliare a nozze quest’anno. Il “bonus sposi 2020” infatti può essere richiesto da numerose categorie di lavoratori e la cifra può essere spesa dopo essersi sposati. In realtà può essere richiesta anche da vedovi e divorziati. Uno dei requisiti fondamentali però è quello di avere un regolare contratto di lavoro, dal almeno una settimana. A quanto pare inoltre la cifra da poter richiedere equivale a circa 8 giorni lavorativi, anche se per conoscere gli altri requisiti, occorre informarsi presso il sito ufficiale dell’INPS, anche perché alcune decisioni in merito devono ancora essere aggiornate dal Governo. Insomma, le giovani coppie possono tornare a sposarsi, possono anche riprendere ad organizzare il ricevimento e hanno anche la possibilità di richiedere alcuni aiuti economici. 

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